Cultura

Spesso chi adotta un cane lo investe di un ruolo che non gli appartiene, lo vede e lo tratta come un bambino; ma il cane non è un bambino, ha un codice genetico diverso dal nostro e la sua specie è dotata di una serie di comportamenti differenti dai nostri. L’antropomorfizzazione, ossia l’assimilare il cane o altro animale e i suoi comportamenti alla specie umana, inevitabilmente porta a incomprensioni, a interpretazioni errate dei comportamenti del cane stesso e dunque a una relazione problematica in cui l’animale è investito di un ruolo che non può assolvere, con tutte le sue conseguenze.
Grazie all'evoluzione culturale in campo cinofilo, avutasi in particolare negli ultimi quindici anni, oggi abbiamo gli strumenti e le conoscenze per promuovere quella svolta epocale che possa finalmente far riconoscere la fondamentale importanza che tutti gli animali hanno rappresentato nel lungo processo evolutivo e culturale dell’uomo e in particolare il cane che continua a condividere con noi il quotidiano anche quando le condizioni delle nostre città e di alcuni contesti urbani risultano molto difficili.